Giovedì 13 novembre, ore 18, nella sede di via Ottavio Revel 15, Torino, per le “Lectiones Renzo Gandolfo. Pagine dal Territorio”, Patrizia Deabate parla di Nino Oxilia, in margine alla pubblicazione dei Canti Brevi , da lei curati per la Neos Edizioni, nella Collana La Mandetta diretta da Roberto Rossi Precerutti.
Con proiezione di un video.
Patrizia Deabate nel 2011 ha ricordato il centenario della commedia Addio giovinezza! dalle pagine della rivista «Studi Piemontesi», mentre nel 2013 vi ha pubblicato uno studio che dimostra come l’inno del 1909, in seguito noto come Giovinezza, affondasse le ardici, nelle intenzioni di Oxilia, negli ideali di libertà e di giovanile rivolta che avevano ispirato la Rivoluzione Francese. Nel curare la riedizione di Canti brevi la Deabate ha ulteriormente approfondito le ricerche, rivelando la diffusione e il successo negli Stati Uniti dei primi film diretti da Oxilia a Torino con protagonista la fidanzata Maria Jacobini, nonché il fitto intreccio che lega il poeta-regista torinese alle personalità più in voga del suo tempo, da Pietro Mascagni a Giacomo Puccini, dai baroni Fassini a Renato Simoni. Con un cenno alla recentissima scoperta, non ancora pubblicata, del “legame segreto” tra Oxilia ed uno dei più celebri romanzieri americani del Novecento.
Nel 2014, in occasione delle celebrazioni per il centenario di Cabiria, Oxilia è stato ricordato con la proiezione di uno dei suoi film più celebri, Rapsodia satanica (1917) all’Auditorium Rai di Torino con l’accompagnamento dell’Orchestra Nazionale Rai che ha eseguito la musica composta originariamente per il film da Pietro Mascagni. La Cineteca di Bologna, invece, nel centenario del film di culto Sangue bleu del 1914 l’ha proposto in un dvd contenente pure un documentario sulla vita e le opere di regista, alla cui realizzazione ha collaborato anche Patrizia Deabate.
All’appuntamento del 13 novembre sarà presentato anche questo docu-film e la curatrice illustrerà i suoi recenti studi, condensati nel saggio introduttivo a Canti brevi, che gettano nuova luce su di un personaggio poliedrico che fu leggendario ai suoi tempi ma la cui opera poetica è stata ingiustamente trascurata.
Info: tel. 011/537486; info@studipiemontesi.it